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Venezia, 17 dicembre 2023

Il gesto eclatante in concomitanza con Cop28 di colorare di un verde fluo il Canale Grande a Venezia con una sostanza atossica ha fatto il giro del mondo. Leggiamo molti comenti scandalizzati, soprattutto sulla stampa italiana.

Pochi invece si scandalizzano della colorazione di un’immagine che negli stessi giorni è circolata: un rosso acceso a riprodurre le temperature elevatissime raggiunte in Europa e in nord Africa.

Le multe e le pene irrogate per il gesto innocuo di protesta sono ingenti: a uno studente di Ca’ Foscari è stato dato un daspo di ben quattro anni. A quando un daspo per chi ha consentito di deteriorare i bassorilievi e le superfici esterne di artefatti giunti integri sino a pochi decenni fa e ora irrimediabilmente corrosi? O per chi consuma territori agricoli nel nome del progresso e del presunto interesse della comunità? O per chi distrugge nell’indifferenza generale la nostra Laguna con opere rigide, invasive, solo per consentire gli affari della croceristica che contribuisce all’inquinamento dell’aria con conseguenze sulla salute dei cittadini?

Se l’umanità riuscirà a sopravvivere alla minaccia di estinzione che ci viene dal riscaldamento globale, giudicherà la nostra generazione non solo come inetta ma scientemente responsabile della crisi globale e fondamentalmente ipocrita.

Il Consiglio direttivo di Italia Nostra – Venezia

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