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Esce in questi giorni la rivista annuale “Lido di oggi Lido di allora”.
All’interno un lungo articolo, scritto da Tiziana Penzo consigliera di Italia Nostra – Venezia, sulle vicende complicate e controverse dell’area dell’ex Casinò e del Palazzo del Cinema al Lido.

L’autrice condivide con noi un abstract dell’articolo pubblicato, dal titolo “Il nuovo Palazzo del Cinema. Una storia infinita“.

Questo articolo ripercorre le controverse vicende che, dal bando dell’Ente Biennale del 2004 per la costruzione di un Nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi ai giorni nostri, hanno interessato l’area del Palazzo del Cinema e dell’ex Casinò al Lido. Nel corso del tempo si è deciso, da parte di Comune e Biennale, di costruire un nuovo palazzo, il cosiddetto “Sasso”, si è poi ridimensionato il progetto in favore di un palazzo più piccolo, si è scavato un enorme buco delle dimensioni di circa 150 metri per 60, profondo 3 metri, con una spesa di circa 39 milioni di Euro. Tale voragine è durata dal 2009 al 2016. I Veneziani hanno assistito con rabbia e disappunto a tale vicenda, sollevati dal fatto che si decidesse di non costruire più il Nuovo Palazzo, ma sconfortati dal vedere che anno dopo anno il buco non veniva chiuso.

Tuttavia, poiché il diavolo si annida nei dettagli, esiste ancora la possibilità di costruire un nuovo palazzo e tale opzione viene mantenuta nel Nuovo Piano del Comune del 2016.  “Un nuovo edificio polifunzionale di superficie lorda di pavimento di 2500 metri quadri, ove l’amministrazione comunale e la Biennale di Venezia ne ravvedano l’utilità”.

L’articolo anticipa con facile profezia perplessità e critiche che in questi giorni stanno emergendo di fronte al progetto realizzato. Un progetto voluto dalla Amministrazione senza aver mai consultato o informato la popolazione.

Al posto della pineta tanto amata dagli abitanti e tagliata, come si è visto, senza ragione è stata realizzata una enorme piazza di pietra bianca.

Tiziana L. Penzo, 21 luglio 2017

 

 

Come ricordato dal Gazzettino, la rivista compie 30 anni, il primo numero essendo uscito nel 1987, ed è già in vendita nelle edicole dell’isola.

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