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Venezia, 01/04/2021
Prot.n.13

 

Da tempo alcune forze politiche ed associazioni propongono la realizzazione di una pista ciclabile
sul sedime della Vicinale. Questo vecchio tracciato militare di collegamento tra i forti del Lido, andato, col tempo, in disuso, si è spontaneamente naturalizzato formando un lungo corridoio verde lungo i Murazzi.
Italia Nostra, come le maggiori Associazioni ambientaliste veneziane, ha sempre auspicato la
creazione di una vaste rete ciclabile al Lido, ma considera questa proposta inutile e dannosa.
In caso di incidenti sui Murazzi e sulla spiaggia degli Alberoni (fortunatamente molto rari), la
riattivazione della Vicinale sarebbe inutile: già oggi le ambulanze possono disporre di ben 19 vie di
accesso. Sono, invece, del tutto insufficienti le rampe d’accesso per raggiungere con facilità e sicurezza la sommità dei Murazzi.
L’ex tracciato militare risulterebbe parimenti inutile per il collegamento con le strutture militari oggi tutte raggiungibili da strade comunali asfaltate.
Per quanto riguarda la messa in sicurezza dei ciclisti, il Biciplan del Lido prevede, nel tratto di strada stretto e pericoloso tra Malamocco e gli Alberoni, la realizzazione di una ciclabile bidirezionale lungo la laguna.
Alla inutilità dell’opera si accompagnerebbero anche ingenti danni ambientali. La riattivazione della
Vicinale comporterebbe, infatti, la distruzione di circa 20.000 metri quadrati di verde e l’esposizione al disturbo antropico di aree limitrofe oggi inaccessibili che, proprio grazie alla tranquillità, permettono ad anfibi, rettili e uccelli di alimentarsi e riprodursi (sono state censite 65 specie ornitiche tra cui diverse rigorosamente tutelate e/o in preoccupante calo).
Alla fine dei Murazzi per riaprire la Vicinale sarebbe, inoltre, necessario attuare un inaccettabile
intervento di demolizione del cordone dunale (rigorosamente tutelato dalle Direttive europee) che ne occupa il sedime.
Italia Nostra ritiene che la sicurezza dei ciclisti sarebbe, quindi, ampiamente garantita dalla ciclabile
prevista dal Biciplan lungo la laguna e che il corridoio verde, lungi dall’essere compromesso, dovrebbe essere implementato. Le amministrazioni di diverse metropoli (da New York a Medellin) hanno realizzato o progettano la creazione di corridoi verdi ritenuti un valido contributo per combattere i cambiamenti climatici, mitigare il microclima, incrementare la biodiversità, migliorare la salute e il benessere dei cittadini.

Il consiglio direttivo di Italia Nostra Venezia

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