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(Immagine dalla Nuova Venezia: alcuni degli ingressi di turisti a Venezia nel 2015). Riportiamo un’intervista di Enrico Tantucci con Jan van der Borg, professore di economia del turismo a Ca’ Foscari e autore di numerosi studi sul turismo a Venezia (tra i quali un citatissimo articolo co-firmato da Paolo Costa e comparso nel 1988, del quale riportiamo le conclusioni in un post su questo sito). L’intervista, avvenuta nel quadro delle audizioni che il Comune sta conducendo sul fenomeno del turismo, conferma sostanzialmente quanto sostenuto da Italia Nostra durante la propria audizione. Noi ponevamo la quota massima sostenibile a 38.000 turisti giornalieri (comprensivi di pernottante ed escursionisti), mentre il professore è ancora più cauto, ponendo l’asticella a 35.000, soglia “oltre la quale la presenza turistica inizia a recare più disagi che vantaggi alla città”. Il professor Carrera, durante la sua audizione del 5 dicembre, aveva individuato un 55.000 il numero massimo, ragionando piuttosto sulla capacità fisica di contenimento che sugli effetti sociali e culturali del fenomeno. In ogni caso siamo molto lontani dal numero di 80-83 mila che ci ha caratterizzato negli ultimi anni. Purtroppo la reazione di assessore e consiglieri comunali fa presagire che l’amministrazione giudica accettabili i numeri correnti e anzi in qualche caso ne auspica una gestione più razionale che permetta di aumentarli (per esempio “spalmandoli” nelle zone poco frequentate).

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