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(Immagine dalla presentazione ufficiale dell’Autorità portuale). Grazie al lavoro di Loredana Spadon del Comitato No Grandi Navi possiamo ora assistere a un video con la presentazione del progetto Tresse Nuovo effettuata da Paolo Costa per la stampa il 3 novembre a Ca’ Farsetti (video di 20 minuti). In un altro post vi alleghiamo la sorprendente reazione del sindaco Brugnaro di fronte ad alcune domande dei presenti.
Il canale che secondo il progetto dovrebbe collegare il canale dei Petroli con il Vittorio Emanuele per portare le grandi navi in Marittima sarebbe nella sua ultima versione lungo 2,2 chilometri, dei quali 1,2 sarebbero di escavo ex novo del fondo lagunare e 1 chilometro circa di attraversamento dell’isola artificiale detta “delle Tresse” (donde il nome ora proposto di canale Tresse Nuovo). La profondità del canale sarebbe di 10 metri e la larghezza al fondo (la “cunetta”) sarebbe di 90 metri in rettifilo e di 120 nell’amplissima curva, digradante poi verso la superficie con ulteriori 60 metri per ognuno dei due lati, per una larghezza totale di ben 240 metri. Il costo dei lavori dovrebbe aggirarsi sui 140 milioni di euro.
Cliccare qui per il video della presentazione.
Le slides proiettate da Costa e da lui illustrate si possono vedere cliccando qui:  Presentazione Tresse Nuovo  oppure dal sito del Comune cliccando qui (si apre un Comunicato stampa del Comune con il link in fondo alla pagina).

Tresse Nuovo slide sezione

Questo articolo ha un commento

  1. Un progetto proposto da incompetenti ed in malafede ,perché le sezioni dichiarate non potranno rimanere quelle a lungo ,se il canale non verrà arginato ,in quanto con il tempo trascinerà via in mare aperto con le maree i sedimenti della laguna trasformati in torbide in sospensione conseguenti al passaggio delle grandi navi ,costituenti le velme laterali rimaste per centinaia di metri dal tracciato del canale . Ma solo un pazzo potrà concepire di arginare questo canale ,per il tratto che va da porto Marghera alla marittima,o quello dal porto di Malamocco al porto S.Leonardo ,perché dividerebbero la laguna in tante parti mettendo a rischio e sconvolgendo il suo naturale regime idraulico ,e così la sopravvivenza della laguna con impensabili conseguenze.

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