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L’isola del Lazzaretto Vecchio , che si trova di fronte al Lido, per decreto ministeriale del 2014 deve essere adibita a Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia. Apprendiamo ora che Invitalia, Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa, ha pubblicato un documento di indirizzo, relativo alla gara per la progettazione del museo. Da questo documento rileviamo che al museo verrà riservata solo una parte dell’isola mentre la gran parte sarà destinata a Biennale per esposizioni di arte e architettura. Esprimiamo il nostro disaccordo su tale suddivisione che va a discapito di un importante progetto per la città.

Ecco di seguito  il documento di Italia Nostra 

Venezia, 26 febbraio 2022

prot. n.6/2022

Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia – isola del Lazzaretto Vecchio.

Recentemente sul sito internet di Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) è stato pubblicato il Documento di indirizzo alla progettazione, con i relativi allegati, relativo alla gara per l’affidamento dei servizi di progettazione per la realizzazione del “Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia” nell’isola del Lazzaretto Vecchio.

Si tratta di interventi finanziati all’interno del Piano Strategico “Cultura e turismo” – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione FSC 2014-2020.

Tuttavia, leggendo i numerosissimi file presenti sul sito e confrontandoli con le informazioni fornite martedì 16 novembre 2021 dalla dott.ssa Maria Letizia Pulcini (Direttore del Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia del Lazzaretto Vecchio) alla Rassegna di Archeologia della Fondazione Querini Stampalia, si evince che il Museo Archeologico interesserà solo una minima parte dell’isola, poiché il resto verrà dedicato a ben altro.

Ma veniamo ai numeri. Ai reperti archeologici e al Museo della Città saranno riservati 1350 mq all’interno del Tezon Vecchio.

Alle esposizioni temporanee saranno dedicati 3473 mq all’interno delle tese e delle maniche nuove.

Se la Biennale utilizzerà tese e maniche nuove, come pare probabile visto che è essa stessa che sta svolgendo i lavori di restauro, per le esposizioni di Arte e Architettura, allora vuol dire che questi edifici saranno impegnati ad uso esclusivo per 10 mesi all’anno (da aprile a novembre per le mostre + marzo e dicembre per montaggi e smontaggi).

Il Master Plan della Direzione Regionale Musei prevede che la biglietteria del museo, il Bookshop e i servizi igienici siano collocati al Fontego (che viene chiamato Generalato). Tuttavia questo è irrealistico. Tali servizi dovranno necessariamente essere collocati vicino al pontile Actv, e quindi si perderà anche l’uso museale della Tezzetta al Pozzo, pari ad altri 297 mq.

È chiaro che tali atti e dichiarazioni fanno intravedere un uso dell’isola in gran parte per esposizioni temporanee, prevalentemente dedicate all’arte contemporanea; ciò in netto contrasto con quanto disposto dal D.M. 23 dicembre 2014 (c.d. Decreto Musei), che prevede che tutta l’isola del Lazzaretto Vecchio sia adibita a Museo Archeologico Nazionale della Laguna di Venezia.

È altrettanto chiaro come tale mutamento di destinazione d’uso dell’isola sia stato deciso all’insaputa della Città, delle sue più importanti istituzioni culturali e di tutti i suoi cittadini (non essendo stato fatto nemmeno un dibattito nelle commissioni competenti del Consiglio Comunale).

Per cui Italia Nostra vuole denunciare l’accaduto (forte dei numeri incontrovertibili) e chiede alla Direzione Generale di Roma dei Musei Statali l’apertura di un dibattito pubblico e confronto culturale sulle decisioni prese circa il destino di questa importante isola veneziana, dallo straordinario valore storico-identitario e Patrimonio dell’Umanità, in quanto sede dal 1423 del primo lazzaretto stabile del mondo.

 

Il Consiglio direttivo della sezione di Venezia di Italia Nostra

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