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(Immagine dalla Nuova Venezia). Niente di nuovo sul fronte del carnevale, o almeno niente che non fosse atteso o temuto. Si ritiene che siano arrivate (ieri 18 febbraio, che era un sabato) settantamila persone, e molte di più sono attese per oggi domenica con il famigerato volo dell’Angelo a San Marco, in situazione di gravissima insicurezza per i presenti se fosse necessaria una rapida evacuazione. Lo spettacolo di un puntino che scende dalla cima del campanile appeso a un cavo merita tutti i disagi connessi? Per Vela, la società partecipata che paga per il tutto, sembra di sì. Intanto ai settantamila, che domenica saranno almeno centomila, occorre aggiungere gli ospiti degli alberghi e appartamenti: secondo il Comune sono 36 mila i posti letto a Venezia e 50 mila in tutto il Comune, e sono stati prenotati al 95 per cento. Tutte le strutture e giunture della città scricchiolano e gemono sotto la pressione delle centinaia di migliaia, e questo sarà solo il secondo di tre fine settimana. In una lettera al Gazzettino un innocente veneziano che abita vicino alla Strada Nuova lamenta di non aver potuto attraversare il ponte delle Guglie. Il giornale la pubblica, e qualche lettore avrà tentennato il capo: ma non lo sapeva che gli conveniva fare il giro per il ponte degli Scalzi e quello di Rialto?

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