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(Immagine dal sito del Gruppo 25 aprile: questa mattina Parigi si è svegliata con questo striscione davanti all’entrata del palazzo dell’Unesco). In un momento in cui il sindaco Brugnaro si trova a Parigi con una nutritissima squadra al seguito (16 persone) per incontrarsi con la direzione del Centro Unesco per il Patrimonio dell’Umanità riteniamo importante offrire ai veneziani una chiara idea di ciò che l’Unesco ha domandato di mettere in atto entro il 1 febbraio per la citta e Laguna di Venezia. Si tratta di richieste molto precise e molto esplicite. Con il centro Unesco, vien da dire, non si scherza e non basteranno dichiarazioni generiche né promesse lontane a soddisfare quell’Istituzione. Riportiamo qui sotto nella nostra traduzione i 10 punti di quello che è stato chiamato un Ultimatum (la traduzione è nostra e ne autorizziamo la diffusione senza limiti). Attiriamo l’attenzione sulla “estrema preoccupazione” del Centro per le sorti di città e Laguna (punto 3), e sui punti 4 (realizzare una strategia per un turismo sostenibile) e 6 (divieto d’ingresso in Laguna per le grandi navi). Avvisiamo che il documento andrebbe esaminato assieme alla lista delle richieste della Commissione venuta a Venezia nell’ottobre 2015, richieste molto precise alle quali si fa esplicito riferimento (al punto 10) e che abbiamo a suo tempo riportato su questo sito. Nel sito trovate anche, allo stesso indirizzo, il testo originale della Decisione qui tradotta. Riportiamo la traduzione in formato pdf e la riproduciamo anche in Word qui sotto.
Cliccare qui per il pdf.

World Heritage Committee

Convention concerning the protection ot the World Cultural and Natural Heritage

Comitato Unesco per i siti Patrimonio dell’Umanità

Assemblea per la protezione dei siti Patrimonio dell’Umanità

Quarantesima Sessione

Istanbul, 10 – 20 luglio 2016

Rapporti sullo stato di conservazione dei siti inclusi nella lista del Patrimonio dell’Umanità

Sito n. 52 – Venezia e la sua Laguna

Come richiesto dalla 38.ma sessione (Doha, 2014), è stata inviata a Venezia una commissione informativa composta da rappresentanti di UNESCO, ICOMOS e RAMSAR nei giorni dal 13 al 18 ottobre 2015.

…. La missione ha espresso preoccupazione per l’intenso traffico e l’uso non appropriato della Laguna, cosa che potrebbe contribuire a un grave deterioramento se le autorità non intervengono con provvedimenti immediati.

La missione ha notato che il rapporto tra la capacità di contenimento della città, il numero degli abitanti e il numero dei turisti è disequilibrato, ciò che causa danni importanti agli edifici e al contesto culturale, in special modo attraverso la trasformazione di abitazioni in strutture di ricezione per turisti. Si è notata anche una mancanza di manutenzione degli edifici.

(Segue una lista di altre criticità messe in rilievo dalla Missione).  

 

Decisione 40 COM 7B.52

Il Comitato per i siti Patrimonio dell’Umanità,

1.Esaminato il Documento WCH/16/40.COM7/B.Add,

2.Vista la Decisione 38 COM 7B217 adottata nella 38.ma Sessione (Doha, 2014)

3.Esprime la sua estrema preoccupazione che l’insieme degl’interventi del passato, delle trasformazioni in corso e dei progetti in esame costituiscano una minaccia di gravi danneggiamenti per sistema ecologico e culturale della Laguna e di cambiamenti irreversibili per i rapporti tra la città e la Laguna stessa, provocando anche la perdita di coerenza architettonica e urbanistica nella città storica, cose tutte che porterebbero a una sostanziale e irreversibile perdita di autenticità e integrità;

4. Considera che il sito richiede miglioramenti immediati degli strumenti di pianificazione disponibili, attraverso la creazione di:

  1. una strategia integrata di tutti gli interventi in corso e pianificati per il sito;
  2. un modello morfologico tridimensionale, e
  3. una strategia per un turismo sostenibile,

cose tutte che devono essere presentate in un Piano di Gestione aggiornato per il sito. Tale piano riveduto deve anche essere fondato su una visione condivisa da parte delle autorità e dei portatori d’interesse, visione che conferisca la priorità al mantenimento del Valore Universale Rilevante (Outstanding Unversal Value, o OUV, la caratteristica richiesta per essere inclusi tra i siti Patrimonio dell’Umanità, nota del traduttore) proprio del sito e del suo territorio terrestre e marittimo;

5.Ribadisce la sua richiesta alla Stato responsabile di imporre e far rispettare dei limiti di velocità nella Laguna e nei canali e di definire il numero e il tipo delle imbarcazioni;

6.Ribadisce anche la richiesta allo Stato responsabile di adottare con urgenza un provvedimento di legge che introduca il divieto d’ingresso nella Laguna per le più grandi navi e petroliere e domanda allo Stato responsabile di mettere in atto ogni provvedimento strategico, urbanistico e gestionale atto a tale scopo;

7.Richiede anche allo Stato responsabile di sospendere ogni progetto coinvolgente il sito in attesa della valutazione del Piano Gestionale, e di sottoporre al Centro per il Patrimonio dell’Umanità i dettagli dei progetti da realizzare, accompagnati da Valutazioni d’Impatto sul Patrimonio (HIAs, Heritage Impact Assessments) e da Valutazione Strategica Ambientale (SEA, Strategic Environmental Assessment),  in conformità con il paragrafo 172 della Linee Guida Operative, per l’approvazione da parte dei Consigli di Consulenza;

8.Accoglie le raccomandazioni della Missione del 2015 (la Commissione investigativa venuta a Venezia nell’ottobre 2015, nota del traduttore), e richiede allo Stato responsabile anche di eseguirne fino in fondo le richieste;

9.Richiede anche allo Stato responsabile di rivedere la zona cuscinetto proposta per il sito in linea con la revisione tecnica dell’ICOMOS e di sottoporla al Centro per i Patrimoni come “leggera modifica di confine” entro il 1 dicembre 2016, per esame da parte della Commissione nella 41.ma Sesione nel 2017;

10.Infine richiede che lo Stato responsabile ponga in atto tutti i provvedimenti urgenti elencati nel Rapporto della Missione e che sottoponga al Comitato per i siti Patrimonio un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione del sito e sulla messa in atto di quei provvedimenti entro il 1 febbraio 2017 affinchè possa venire esaminato dal Comitato alla 41.ma Sessione del 2017. Si dichiara che, se a quel punto non sarà stato compiuto alcun sostanziale progresso da parte dello Stato responsabile, si dovrà considerare di inserire il sito in questione nella Lista dei Patrimoni a Rischio.

Questo articolo ha un commento

  1. Ritengo l’Unesco un ente Che da utile e’. Diventato inutile. Come il Cnel. Farcito di politici,mezzi, ed interi trombati capaci d produrre a comando. Pretendo che applichino lo staso rigore dappertutto. Per il esto Venezia è. Talmente Forte come immagine che il mondo viene, in troppi’ a prescinder dall ‘Unesco

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