
La Venezia futura in ordine alfabetico
All’incontro pubblico del 20 gennaio all’Ateneo Veneto, il portavoce del Gruppo 25 aprile ha distribuito a tutti i presenti una cartellina che comprendeva, tra le altre cose, un “documento che in sintesi riassume le proposte e le richieste raccolte negl’incontri con i sestieri”. I redattori del documento hanno avuto la bella idea di esporre gli argomenti in ordine alfabetico, come una piccola “Enciclopedia su Venezia” (il Turismo lotrovate alla lettera F come Flussi turistici e alla lettera C come Case). Il quotidiano di Torino La Stampa, evidentemente colpito dall’eleganza anche formale dello scritto, lo ha riprodotto in grandi dimensioni, creando l’immagine che riportiamo qui sotto. E con il permesso di Marco Gasparinetti, portavoce del gruppo, siamo lieti di includerne qui sotto l’intero contenuto.
Cliccare qui per aprire il documento in formato .pdf.
Non ci spieghiamo come in questo Manifesto non siano presenti tre punti chiave che, secondo noi, dovrebbero essere messi in prima fila:
1) – Gridare al mondo intero che l’unico Vero Responsabile del disastro Veneziano è il TURISMO DI MASSA che se al più presto non sarà contrastato nei cambi di destinazione d’uso immobiliare, regolato, riqualificato, programmato, ridotto, e soprattutto tassato al fine di sostenere in conto capitale l’acquisto immobiliare (sia abitazione che attività commerciali o di servizio) riducendone il valore almeno del 40-50% per coloro che qui vorrebbero abitare o lavorare, condurrà questa Città alla desertificazione della cittadinanza venexiana e alla fine della millenaria Civiltà Anfibia (citaz. Nelli Vanzan Marchini)
2) – La necessità (fondamentale) di innestare nuove economie alternative e di riequilibrio su quella pestifera del turismo di massa. Fondamentale che queste nuove economie generino residenti di tipo permanente.
3) – Queste linee guida strategiche devono inoltre prevedere una nuova radicale riorganizzazione territoriale con piena autonomia amministrativa e fiscale (Statuto speciale o Città Stato) riconsegnando alla Città la Sua prerogativa di Capitale.
E’ vero E sono tre punti sui quali Italia Nostra insiste da sempre. Tuttavia il tipo di documento forse non si prestava a una graduatoria degli argomenti in ordine d’importanza e l’insieme rimane un lavoro eccellente.