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(Immagine dalla Nuova Venezia: pulizia alla parte emersa di una delle grandi paratoie). Deve avere degli informatori ben piazzati il giornalista Alberto Vitucci della Nuova Venezia. Fatto sta che in questi giorni, più di due mesi dopo l’ultimo test ufficiale, che secondo i tecnici costruttori aveva avuto “buon esito”, Vitucci è in grado di comunicare che “al primo test dopo due anni le paratoie non hanno funzionato”. Riportiamo qui i due articoli con i dettagli. Questa volta due delle paratoie non si sono alzate a causa dei detriti che su di esse si erano accumulati a dispetto delle pompe che dovrebbero “soffiarli via” (citiamo dalla Nuova Venezia).
La costosissima manutenzione delle paratoie (non ancora del tutto posizionate; mancano quelle di Malamocco che sono in arrivo da Spalato) si aggiunge alle tante altre “criticità” del sistema, per cui la cosa più ragionevole da fare è forse proprio ammettere che alcuni governi precedenti hanno commesso un errore, alcuni funzionari e imprenditori ne hanno approfittato per arricchirsi come dimostrato dai processi conclusi e da quelli in corso, ed è forse ora di ricominciare daccapo, con uno dei sistemi protettivi già sperimentati in molte parti del mondo, ben funzionanti e immensamente più economici. Meglio chiudere un capitolo tutto sommato vergognoso e ricominciare da una pagina bianca, sperando che la grave vicenda serva da esempio per il futuro. E forse dare più ascolto a quei cittadini disinteressati, come i soci di Italia Nostra, che per anni hanno denunciato le evidenti manchevolezze di un progetto troppo incerto e troppo costoso.

Mose inceppato

Mose cerniere

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