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Disperante incompetenza? Sciatteria e disinteresse? O addirittura un semplice approfittare dei lavori pubblici per guadagni sottratti a ogni serio controllo?
Fatto sta che ora ci si accorge che la famosa “bonifica” di Marghera sta già deteriorandosi. Le palancole infitte per fermare in qualche modo l’infiltrazione degli elementi tossici dalle zone industriali alla laguna non funzionano. Si era già constatato che essendo la “muraglia” (ma si dovrebbe chiamarla “ferraglia”) incompleta, serviva molto poco. Adesso si scopre che anche la parte già terminata comincia a deteriorarsi e presenta falle vistose. Anzi, le palancole stesse corrodendosi si sciolgono nella laguna, creando “anomale concentrazioni di ferro”.
Non occorreva essere dei grandi esperti di laguna per sospettare che quelle palancole fossero un rimedio discutibile. Come non occorreva essere scienziati per prevedere che i frangiflutti di legno messi per proteggere zone acquee come la darsena della Madonna dell’Orto o quella vicina del centro remiere di Sant’Alvise o i posti acqua di Quintavalle si sarebbero disgregati in pochi anni. E così ritreniamo agli interrogativi con cui abbiamo aperto questa pagina.
Trovate qui sotto il preciso articolo di Gianni Favarato che descrive l’avvilente situazione delle “bonifiche” della zona industriale di Marghera.   E cliccate qui per un articolo correlato sul Gazzettino.

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