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(Immagine: l’ipotesi di un caso in cui il Mose potrebbe non funzionare adeguatamente). In un intervento ricco di grandi e poco note verità, pubblicato dalla Nuova Venezia e che riportiamo qui sotto, la docente Iuav Andreina Zitelli offre alcunne considerazioni di fondo sui rapporti tra i lavori del Mose e i noti episodi di corruzione recentemente scoperti. Vera memoria storica del progetto e dei suoi sviluppi, che ha potuto seguire dall’interno (già nel 1998 era membro della commissione che espresse la Valutazione d’impatto ambientale), la professoressa Zitelli pone sostanzialmente queste domande: non è possibile, alla luce dei recenti avvenimenti, che una tessitura di corruttele fosse all’origine della stessa approvazione del progetto? E come si spiega il fatto che vi fu poi una piena coincidenza tra “tutte le fasi decisionali” e gli episodi di corruzione? E infine: siamo proprio certi che il completamento dell’opera, subito promesso dal premier Renzi, non sia un modo per sprecare altri soldi pubblici dietro ai moltissimi già investiti in un progetto pieno di “criticità”? L’intervento si conclude dichiarando esplicitamente che oggi occorrerebbe sottoporre nuovamente i tanti difetti del progetto “all’esame del governo e al parlamento per trarne poi le decisioni finali”.
Leggete qui sotto il testo dell’intervento.

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