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(Immagine: una scena del Gay Pride di quest’anno ad Amsterdam). Sarà stato il fortissimo clamore (e biasimo) dei media, fatto sta che ora il sindaco Brugnaro non è più contrario a permettere che Venezia ospiti una giornata del Gay Pride. Quello che fino a ieri era una carnevalata (“abbiamo già il nostro Carnevale, che è sacro”, aveva scritto su un tweet) ora è “un diritto di tutti e io lo rispetto”. Un analogo cambiamento di posizione era da lui già stato adottato a proposito dei libri cosiddetti “gender”, dei quali solo due contro la ventina del primo momento saranno ritirati dalle scuole. Resta da sperare che presto cambi idea anche sulle navi da crociera, che sarebbero molto meno impattanti se restassero fuori dalla laguna e magari anche dal porto di Venezia, come tutti i media del mondo continuano a ripetere.

Leggete cliccando qui l’articolo sulla Nuova Venezia.

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