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(Immagine di Italia Nostra: gruppi organizzati e lancioni alla Ca’ di Dio).  A tre giorni esatti dalla scadenza del termine concesso dall’Unesco per presentare provvedimenti concreti in risposta alle richieste espresse a Istanbul nel luglio 2016, e dopo un’inutile corsa a Parigi per presentare progetti inesistenti e subito riconosciuti come tali, ora il sindaco Brugnaro e la giunta tentano di correre ai ripari. Evidentemente l’Unesco e il suo World Heritage Centre (Centro dei siti Patrimonio dell’Umanità) cominciano a far paura. Evidemente il governo nazionale italiano, ufficialmente responsabile per la buona gestione dei siti inclusi nella lista, è adesso seriamente preoccupato per le conseguenze di un’inclusione di Venezia e Laguna tra i siti a rischio. Ecco allora due o tre cose “concrete” (anche se solo sulla carta) che la giunta presenterà al Consiglio comunale per l’approvazione giovedì 27 aprile, appunto tre giorni prima della scadenza del 1 maggio. Uno dei provvediemnti (lo spostamento degli approdi dei lancioni Gran Turismo a Sant’Elena e alle Fondamente Nuove) è in discussione da sempre, e difficilmente verrà eseguito in modo soddisfacente. Anche perché non si parla per nulla di limitare il numero dei gruppi organizzati, cosa che Italia Nostra e altri chiedono da tempo e che potrebbe realmente migliorare in modo sostanziale la vita dei residenti e la salvaguardia dei valori del sito.
Trovate qui sotto l’articolo di Alberto Vitucci sulla Nuova Venezia.

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