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(Immagine: tre navi da crociera ormeggiate alla Marittima). Ecco una svolta che da lungo tempo si attendeva. La commissione per le Valutazioni d’impatto ambientale (47 membri, come apprendiamo da un articolo sulla Nuova Venezia che riportiamo qui sotto) si è finalmente pronunciata sul progetto Tresse per le grandi navi. Contrariamente a quanto desiderato dal Porto e dal sindaco essa ha riconosciuto che il progetto di scavare il canale Tresse nuovo non costituisce una semplice variante del progetto Contorta presentato a suo tempo, ma “si configura come opera di nuova, distinta ed originale progettazione””. La conseguenza è che necessita di percorrere l’iter completo, a cominciare dalle verifiche preliminari. Ciò allungherà fortemente i tempi e creerà una situazione favorevole al progetto De Piccoli – Duferco di costruire un porto specifico al Cavallino, progetto che ha già passato il vaglio dell’esame preliminare. Quanto alla soluzione veramente ottimale, che consiste nel rinunciare del tutto alla presenza dei mostri del mare nel nostro porto e dei loro ospiti nelle nostre strade, nessuno osa neppure considerarla, eccetto coloro che sanno guardare lontano. Tra qualche tempo molti si chiederanno come sia stato possibile accettare quelle condizioni di non-vita per la città, come oggi molti si chiedono come sia stato possibile approvare lo stravagante progetto delle dighe mobili alle bocche di porto.

Tresse necessita di Via

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