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Tra le priorità principali di un’amministrazione comunale dovrebbe esservi, forse al primissimo posto, la qualità dell’aria che i cittadini respirano. A Venezia invece sembra che stia passando quasi sotto silenzio un dato di estrema gravità che riguarda il territorio comunale. Nei primo cento giorni del 2016 noi abbiamo superato o siamo vicinissimi a superare i limiti massimi di inquinamento concessi dalla comunità europea per l’intero anno.
Se l’Europa non stabilisce i suoi limiti a caso o per masochismo, ciò significa che i residenti del Comune di Venezia-Mestre sono in grave pericolo, o anzi nella certezza, di sviluppare malattie respiratorie e oncologiche nei prossimi decenni a causa della pessima qualità dell’aria che respirano. I dati riassunti nei due articoli che riportiamo qui sotto sono estrememente preoccupanti, e vanno considerati approssimativi per difetto: essi non tengono conto delle polveri extra sottili, le micidiali 2,5 (perché non vengono ancora misurate!), e si riferiscono alle centraline poste in loco dell’Arpav, che non sempre si trovano nei luoghi più minacciati.
Nell’articolo qui riportato si trovano i dati messi oggi a disposizione. Per quanto riguarda la Venezia insulare, vorremmo solo ricordare pochi dettagli:
– La qualità dell’aria viene misurata in una sola centralina posta a Sacca Fisola, che è forse il posto della città più riparato dall’inquinamento atmosferico;
– Vorremmo che centraline fossero situate nelle vicinanze della Marittima (inquinamento generato dalle navi da crociera), del ponte di Rialto e della stazione ferroviaria (inquinamento dai motori diesel di vaporetti, topi da trasporto e taxi);
– ma soprattutto un’amministrazione seria cercherebbe subito regole capaci di eliminare o almeno ridurre il fenomeno, a cominciare dalla graduale introduzione obbligatoria di motori elettrici per tutte le imbarcazioni ammesse in laguna.
Invece sembra che il nostro sindaco si sia da subito occupato di emanare disposizioni per far entrare le automobili nel centro di Mestre, riducendo le zone a traffico limitato e dimezzando il costo dei parcheggi in centro, mentre spinge in tutti i modi il progetto di far entrare le grandi e grandissime navi da crociera in Laguna attraverso lo scavo di un nuovo canale che le porti proprio in Marittima, a due passi dai polmoni dei residenti di Santa Marta ma anche non lontano da quelli dei suoi stessi impiegati di Ca’ Farsetti.

Dalla Nuova Venezia:Limiti inquinamento sforati

Dal Gazzettino:

 

Inquinamento Gazzettino

Questo articolo ha 3 commenti

  1. Mi dicono che, in occasione del consiglio comunale sulle polveri, il 25 febbraio, il sindaco se ne sia uscito con un ‘a me delle polveri, non me ne frega niente’. Non avevamo dubbi…

    1. Sembra quasi incredibile… C’è qualcuno che può confermare che abbia detto proprio così?

  2. Non possiamo confermare che sia così però possiamo sensibilizzare la gente a non inquinare. Se ognuno facesse la sua piccola parte sicuramente la città sarebbe fuori pericolo.

I commenti sono chiusi.

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