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Riportiamo qui il post dell’associazione Ambiente Venezia che riferisce e commenta l’esito della votazione con la quale, attorno alla mezzanotte di ieri 1 febbraio, il consiglio comunale di Venezia ha approvato la delibera di acquisizione dal Demanio della proprietà di Forte Sant’Andrea e il relativo “piano di parco urbano” e “piano di valorizzazione” del Forte medesimo e dell’isola che lo contiene (approvazione che, vista la forte maggioranza di cui gode l’attuale sindaco, era largamente prevista). Data l’ora tarda i giornali locali non hanno avuto il tempo d’inserire la notizia e i relativi commenti nell’edizione di oggi 2 febbraio. Ne daremo conto quando compariranno. Ci risulta che un nutrito gruppo di associazioni stanno mettendo a punto un comunicato sulla vicenda e anche di esso daremo conto appena sarà disponibile. Ecco intanto come Ambiente Venezia ha presentato la notizia:

COMUNICATO AMBIENTEVENEZIA del 2 febbraio 2016
CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DEL FORTE DI SANT’ANDREA

Il consiglio comunale di Venezia nella riunione del 1 febbraio 2016 ha approvato intorno alla mezzanotte “a colpi di Maggioranza” la contestatissima delibera di acquisizione e “valorizzazione “ del compendio dell’isola della Certosa e del Forte di Sant’Andrea.
· Gli appelli delle associazioni e dei comitati 
· le richieste delle centinaia di cittadini presenti nella grande assemblea in Sala San Leonardo del 30 gennaio,
· le richieste della Municipalità di Venezia,
· le proposte di rinvio, gli ordini del giorno, le contradizioni, le irregolarità evidenziate dai consiglieri comunali di opposizione
A NULLA SONO SERVITI !!!!!!
Tutta la maggioranza che sostiene il sindaco Brugnaro continua il suo percorso “ a rullo compressore” senza rispettare lo stesso Statuto del Comune di Venezia e i percorsi di trasparenza e partecipazione previsti dalle leggi nazionali e dagli accordi internazionali.
Si sono particolarmente distinti nella difesa di questa nefasta delibera i consiglieri Maurizio Crovato, Giovanni Giusto e Renzo Scarpa.
Ringraziamo le consigliere e i consiglieri comunali dell’opposizione che hanno tentato in tutti i modi di fermare questa delibera proponendo percorsi democratici e partecipativi che l’avrebbero sicuramente migliorata.

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