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(Immagine: la nave passeggeri Ausonia, 12.000 tonnellate, qui fotografata negli anni 50, era considerata gigantesca. Ma manteneva una sua proporzione anche con il bacino di San Marco).  A proposito delle grandi navi da crociera, il Gazzettino di oggi 24 settembre pubblica un intervento del professor Giuseppe Tattara (ex docente allo IUAV di Venezia) a sostegno del progetto Duferco – De Piccoli, che il professore vedrebbe bene come associato a uno sviluppo della Marittima di Venezia solo per le crociere di stazza molto limitata. Se si dovessero a tutti i costi accettare i grandi flussi turistici (e gli altri inconvenienti) generati dalle gigantesche navi da crociera, la soluzione proposta dal professor Tattara sarebbe probabilmente il male minore, e raccomandiamo la lettura dell’articolo anche per l’ineccepibile lista di ragioni contro il progetto Tresse – Vittorio Emanuele sostenuto dal sindaco Brugnaro e oggi anche dall’Autorità portiale. Naturalmente però rimane viva la domanda: i supposti vantaggi economici sono sufficienti a compensare gli enormi danni all’ambiente e alla qualità della vita dei residenti creati dal dilagare delle grandi navi da crociera?
Leggete qui l’intervento di Giuseppe Tattara.

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