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(Immagine dal Gazzettino: il prototipo delle nuove motonavi per crocieristi) Tremendamente ingombranti questi crocieristi. Si vuole a tutti i costi stiparli nella città di Venezia, che già riceve trenta milioni di visitatori l’anno. Per il nuovo sindaco Brugnaro non è neppure pensabile rinunciarvi; anzi, a suo avviso occorre fare il possibile per aumentarne il numero. Intanto sono sorti vari gruppi rivali sui luoghi e i modi per ospitarli. Il progetto forse meno invasivo, quello di Duferco Engineering sostenuto dall’ex deputato veneziano Cesare De Piccoli e dal Comitato No Grandi Navi vorrebbe situare gli ormeggi in un nuovo porto galleggiante e facilmente rimovibile da costruirsi appena fuori dalle dighe del Mose tra Punta Sabbioni e il Lido (il progetto, com’è noto, è avversato dagli operatori turistici del Cavallino e dai residenti della zona, che vedrebbero il loro litorale devastato dalla presenza del porto). Ora i proponenti del progetto hanno presentato anche la loro soluzione per il trasporto del passeggeri sulle navi (si tratta, in alcuni casi, di numeri fino a 25 o 30 mila al giorno; ricordiamo che una delle grandi navi ne può contenere fino a 5.000 più l’equipaggio). Il Terminal ufficiale dovrebbe rimanere in Marittima (dove occorrerebbe portare i candidati passeggeri, forse via taxi o via people mover). Dalla Marittima il trasporto ai nuovi ormeggi avverrebbe grazie a grandi motonavi di nuova concezione, lunghe 58 metri e larghe 15, attraverso il canale della Giudecca e il bacino di San Marco. Ne occorrerebbero ben sei, al costo di circa 8 milioni di euro ciascuna. Ma avrebbero il vantaggio di sollevare pochissima onda e di creare pochissimo inquinamento… almeno sulla carta. La laguna si popolerebbe così di nuovi inquilini, mentre occorrerebbe pensare anche al trasporto di bagagli, merci e provviste per i “giganti del mare”. Tutte operazioni molto più semplici per porti adatti e attrezzati come quello di Trieste, ma che si insiste a voler effettuare a Venezia, città alla quale le masse di crocieristi possono portare solo dannni, anche economici dato che, com’è noto, il turismo di massa caccia quello d’élite.

Leggete qui sotto l’articolo relativo sul Gazzettino.

Motonavi_per_crocieristi

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