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Renato Padoan
(1924-2017)

Laureatosi nel 1951 allo IUAV con una tesi sulla chiesa di Santa Maria della Salute del Longhena, entrò nello stesso anno nella Soprintendenza ai Monumenti di Venezia, guidata all’epoca da Ferdinando Forlati.
Tra i suoi primi incarichi l’allestimento di una mostra sulla ricostruzione di Treviso danneggiata dalla guerra e il progetto del Piano Territoriale paesaggistico di Cortina d’Ampezzo.
Nel 1963 fu incaricato del programma di restauri della cupola del Tempio di Santa Maria della Consolazione a Todi.
Nel 1968 ottenne l’incarico di Soprintendente nella Soprintendenza ai Monumenti di Venezia.
In questo ruolo diresse i lavori di restauro di numerosi monumenti, tra i quali quelli delle cupole della chiesa di San Geremia e di Santa Maria dei Miracoli, il restauro generale della chiesa di Santa Maria della Salute, interventi nella chiesa si Santa Maria dei Miracoli, di San Donato di Murano, al Forte di Sant’Andrea.

Fu molto impegnato anche sul fronte dello spopolamento di Venezia e dei danni provocati dal moto ondoso e contribuì alla stesura della Legge Speciale per Venezia (1973).
In seguito alla mancata risoluzione dei conflitti di competenze tra Soprintendenza, Comune, Genio civile e Magistrato alle Acque riguardo ai lavori di restauro, si dimise dal suo incarico di Soprintendente nel 1980.
Con una donazione e un lascito testamentario ha voluto che la sua residenza veneziana, in palazzo Bollani Erizzo, venisse ospitata la sezione veneziana di Italia Nostra e si desse vita a un Centro di studi e attività volte alla difesa, alla conservazione e alla valorizzazione di Venezia e la sua Laguna.

 


Un’intervista a Renato Padoan a  cura di Cristina Romieri e Amalia Donatella Basso si legge nel Bollettino 49/2016 di Italia Nostra, pp. 25-28

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