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Dopo la notizia dello spostamento a Marghera della manutenzione delle paratoie del Mose, garantendo dunque la funzionalità del bacino grande che rimane destinato alla cantieristica, attendiamo un altro passo.
E cioè che si restaurino le porte dei bacini, che li si rendano funzionali e si incentivi la cantieristica,  aprendo uno spiraglio di speranza per il riscatto di Venezia.
Ma non solo, bisogna riparare i guasti già compiuti dal Mose in Arsenale e cancellare l’enorme banchina in cemento, con guard-rail, fiorita all’improvviso, anni fa, in Laguna, attaccata al muro merlato dell’Arsenale, in previsione della manutenzione dell’opera. All’epoca la stampa internazionale si era levata contro i cartelloni pubblicitari che deturpavano Piazza San Marco; a noi molto più grave (perché definitiva) appariva la costruzione della banchina in Laguna.
Un vulnus che sembrava destinato a rimanere lì per tutta la (dubbia) durata del Mose. E che ora deve sparire.

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