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Pubblichiamo il testo di una lettera (qui in pdf) che il referente del Gruppo Soci di Mirano ha inviato al Sindaco del Comune di Mirano e all’Assessore Manutenzione e valorizzazione di parchi, ville e aree verdi, sul Viale delle Rimembranze e sullo stato di degrado in cui versa.
Non è questa la prima denuncia di Italia Nostra, intervenuta già qui. La notizia di quest’ultima lettera è stata invece ripresa dal Gazzettino di domenica 2 dicembre.

Nel Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale il monumentale Viale delle Rimembranze, dedicato ai miranesi caduti in quella Guerra, rimane trascurato nell’indifferenza dell’Amministrazione.

Negli anni venti del secolo scorso, in centinaia di comuni italiani (oltre 2200) si decise di ricordare ed onorare i caduti nella Prima Guerra Mondiale, attraverso la piantumazione di alberi.
Anche a Mirano si decise di realizzare un monumento ai caduti, inaugurato nel 1926, all’interno di un viale di 14 querce per lato delimitato sul lato di via Cavin di Sala da un’elegante cancellata aperta con un varco delimitato da importanti pilastri.
Si tratta di un’area nel centro del paese; originariamente era il Parco di villa Renier Corner acquistata in quegli anni per essere adibita a sede del Municipio.
L’importanza data a questo luogo di commemorazione era tale che, come i vecchi miranesi ricordano, entrando nel Viale i passanti erano usi togliersi il cappello in segno di rispetto verso coloro che venivano in quel luogo ricordati. Dopo la seconda guerra mondiale, dimenticata la funzione per la quale era stato realizzato, forse anche come reazione verso il periodo storico e politico in cui era stato concepito, venne meno da parte delle Amministrazioni Comunali l’attenzione e la cura di questo luogo monumentale permettendone un progressivo degrado.
Il viale è stato asfaltato, sono stati realizzati parcheggi, un’area di 230 mq è stata ceduta alla Telve/Telecom per realizzare una centralina telefonica, porzioni del viale sono occupate da plateatici di bar o pizzerie, viene!utilizzato per il mercato del lunedì e in occasione di eventi, come la fiera annuale, viene occupato da stand gastronomici o espositivi.
Quest’uso improprio, irrispettoso del carattere monumentale del Viale e della memoria storica che rappresenta, è stato uno dei fattori che hanno portato al precoce deterioramento delle querce che formano il Viale per cui nel 2007 si è dovuto procedere ad abbatterne 7.
La nostra Associazione è convinta che il Viale delle Rimembranze, nonostante queste offese, rappresenti ancora non solo un patrimonio storico e culturale unico ma anche ambientale, ancora più importante perché inserito nel centro storico di Mirano al cui alto valore paesaggistico contribuisce come riconosciuto dal decreto di tutela del 29 ottobre 1965.
Nel centenario della fine della prima guerra mondiale noi crediamo che questo Monumento sia importante non solo per onorare la memoria di coloro i quali morirono nei campi di battaglia ma anche per ricordare l’orrore delle guerre e la loro inutilità.
Per queste ragioni chiediamo che nell’interesse dei cittadini di Mirano,  l’Amministrazione Comunale, come d’altronde prevede anche il Codice dei Beni Culturali, si attivi per ridare dignità a questo monumento rimuovendone i fattori di degrado.

In particolare riteniamo che:
• Debba essere ristretta la superficie asfaltata permettendo il solo passaggio ciclo^pedonale eliminando pertanto il transito e la sosta di autoveicoli. (attualmente non è nemmeno previsto il passaggio dei pedoni che devono muoversi nella corsia delle autovetture)
• Non debbano più essere concessi plateatici per pubblici esercizi.
• Non debba più essere prevista la collocazione di attività di vendita come nei mercati del Lunedì e di installazioni come durante la Fiera cittadina.
• Si debba intervenire per ripristinare corrette condizioni del terreno attorno alle querce e con cure che ne prevengano le malattie prima che l’abbattimento diventi l’unica soluzione.
• Si debba provvedere al reimpianto delle querce previste dalla Soprintendenza. (delle 5 nuove querce previste dalla soprintendenza nell’autorizzazione all’abbattimento delle 7 malate, solo 1 è stata reimpiantata)
• Si acquisisca l’immobile ex Telecom procedendo poi alla sua demolizione così da poter ripristinare l’assetto originale del Viale eliminando il degrado e l’incongrua costruzione.

Per il Gruppo Soci di Italia Nostra di Mirano,
Adriano Marchini

 

Gazzettino, domenica 2 dicembre 2018
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