Durante l'incontro verranno discusse le conseguenze del “Cambiamento Climatico” sulla meteorologia e di come stanno…
In merito al previsto ampliamento dell’aeroporto di Venezia, pubblichiamo il testo della lettera (qui in pdf) che i firmatari – tra cui Lidia Fersuoch per Italia Nostra – hanno inviato tre giorni fa alla Regione Veneto.
Spett.le Regione Veneto
Direzione Commissione Valutazioni, coordinamento.commissioni@pec.regione.veneto.it
alla c.a. Direttore Unità Commissioni VAS VIncA NUVV, ing. Corrado Soccorso
Oggetto: interventi di riqualifica e adeguamento normativo delle infrastrutture di volo, lotto 2, 2° stralcio di completamento dell’Aeroporto Marco Polo (Venezia).
Con la presente si ritiene opportuno segnalare quanto segue:
- La Relazione sugli interventi di riqualifica e adeguamento delle infrastrutture dell’aeroporto Marco Polo presentata alla Commissione di Salvaguardia illustra anche opere in estensione delle attrezzature e piste aeroportuali verso la Laguna che comportano interramento di aree lagunari e barenali. Si rammenta che l’espansione delle aree aeroportuali in Laguna è impedita dalla legge speciale per Venezia del 1973 e dalla legge regionale del 1995 di approvazione del PALAV. La legge speciale 171/1973, art. 3, lett. c) prescrive infatti la “preservazione delle barene” e l’”esclusione di ulteriori opere di imbonimento” demandandone al redigendo Piano comprensoriale la specificazione delle necessarie “limitazioni”. Ciò ha trovato attuazione con la legge regionale 70/1995 di approvazione del PALAV che norma il sistema ambientale lagunare come segue: “conservazione e ripristino delle caratteristiche fisico morfologiche e ambientali del sistema delle barene … Sono vietati interventi di bonifica e colmata” (Titolo II, art. 6. Barene, Prescrizioni). Si segnala con l’occasione che dal mero confronto di riprese fotografiche da satellite risulta in prossimità delle pista aeroportuali una estensione di terre emerse e barene di circa 30 ettari tra il 1996 e il 2016 (vedasi illustrazione in calce). Ciò corrisponde del resto alla recente cartografia (Mappa della Laguna, 2016) reperibile sul sito ufficiale www.atlantedellalaguna.it che qualifica dette aree come ”barene artificiali”.
- La citata Relazione prevede (al punto 3.2. 1) interventi di allungamento dei sentieri luminosi di avvicinamento (SALS) sulle testate delle piste 22L e 04L, ciò comporta le verifiche sulla propagazione dell’illuminazione verso la Laguna tenuto conto della legislazione statale e regionale sull’inquinamento luminoso.
- La medesima Relazione attesta (al punto 1, quinto paragrafo) che poiché “l’intervento viene a trovarsi esterno ai siti della Rete Natura 2000” viene redatta una relazione tecnica accompagnatoria alla dichiarazione di non assoggettabilità alla Valutazione di incidenza, come previsto nel modello di cui all’Allegato E alla dgr 1400/2017. E’ vero, invece, che l’essere situato l’intervento all’esterno del sito non costituisce di per sé motivo di esclusione dalla procedura di VIncA (cf.: dgr 1400/2017, Allegato A, punto 2.2) e che essendo, nel caso in questione, l’area di intervento quantomeno adiacente ad un sito Natura 2000, detta relazione tecnica e la dichiarazione di non assoggettabilità in conformità – elaborati che “non necessitano di specifiche professionalità per la loro redazione”, come previsto nell’Allegato A, punto 2.2, ultimo paragrafo, della citata dgr 1400/2017 – non appaiono garantire il necessario principio di precauzione. Si segnala inoltre che immediatamente a lato Laguna dell’area aeroportuale si registra una estesa area IBA (Important Bird Areas), area considerata prioritaria per la conservazione di specie rare da parte della rete di associazioni BirdLife International.
Si chiede pertanto che l’intervento sia assoggettato alla valutazione esperta dei fattori che possono determinare incidenze significative sulla conservazione di habitat e specie.
Si chiede, inoltre, al sig. Dirigente di portare a conoscenza dei componenti della Commissione di Salvaguardia la presente comunicazione.
Con l’occasione si porgono distinti saluti,
f.to:
Carlo Giacomini, Ecoistituto del Veneto
Cesare Rossi, ass. Cittadini per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Venezia
Claudio Piovesan, gruppo per la salvaguardia dell’ambiente La Salsola
Lidia Fersuoch, Italia Nostra – Sezione di Venezia
Marco Zanetti, associazione Venezia Cambia
Venezia, 24 luglio 2018
La carta qui allegata mostra l’estensione degli imbonimenti “abusivi” di spazi acquei lagunari realizzati intorno alle testata sud-ovest della pista aeroportuale di Tessera (in adiacenza al canale di Tessera).
La linea verde riproduce il profilo del margine delle terre asciutte e barene al 1996, la linea rossa quello al 2016 (dove cambiato), il tratto in giallo rappresenta esattamente una lunghezza di 100 (cento) m.
La figura rappresenta solo le modifiche planimetriche e non anche le modifiche in altimetria (potenzialmente anche più gravi…), perché, sia sugli ambiti che al 1996 erano emergenti come ancora vere barene sia sugli ambiti che successivamente sono stati sottratti alle acque, nello stesso periodo si è continuato più volte a ‘colmare’ sparpagliando con le pompe ulteriori fanghi, consolidando quindi i terreni definitivamente su quote ancora maggiori, presumibilmente ben più alte di quelle delle vere barene, con cui in tal caso questi suoli ormai nulla hanno a che fare (anche per i bordi irrigiditi e rialzati), malgrado li si ‘arredi’ poi scavandovi dei canaletti che vorrebbero sembrare ghebi.
Approssimativamente, la superficie degli imbonimenti 1996-2016 come qui rappresentati supera la misura di 30 ha.
(I disegni delle due linee sono inevitabilmente approssimati per fotointerpretazione di una nutrita serie di immagini di fotopiani consultabili in Google Earth, ciascuna in una sua diversa e non ben valutabile condizione di marea, talune poco risolute e altre non perfettamente collimate. Anche scontando tali approssimazioni, la configurazione e l’estensione che risultano rappresentate sono da considerarsi significative e affidabili.)
La linea verde riproduce sostanzialmente la situazione in essere al momento dell’entrata in vigore definitiva e perfetta del PALAV e dei relativi divieti di imbonimento (appunto in autunno 1996).
Legenda a cura di Carlo Giacomini.