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(Immagine di Davide Busato). Si era diffusa nei giorni scorsi una notizia che molti avevano accolto con preoccupazione:  i poteri del Magistrato alle acque sulla gestione dell’intera Laguna sarebbero passati (dopo l’abolizione del Magistrato come ente pubblico) direttamente al sindaco della Città metropolitana, in questo caso Luigi Brugnaro. Si tratta di poteri molto estesi, come si è visto in occasione della vicenda del Mose. Riportiamo qui due articoli in cui il sindaco Brugnaro si rallegrava per la notizia, che era sfuggita anche a lui essendo, a quanto risultava, contenuta in una riga di un provvedimento incluso in un articolo della Gazzetta Ufficiale del 24 giugno 2014. Ma ora un annuncio di Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd al consiglio comunale, interviene a ridimensionare la cosa. Quelli passati alla Città metropolitana non sarebbero i vastissimi poteri del  Magistrato ma quelli molto più limitati di cui godeva la Provincia di Venezia ora abolita (sostanzialmente la pesca e alcune attività di controllo). Una situazione, come scrive la Nuova Venezia, in cui rimane ancora qualcosa “da chiarire”.

Trovate qui sotto l’articolo della Nuova Venezia con le precisazioni del consigliere Andrea Ferrazzi e poi  i due articoli del Gazzettino e della Nuova che davano l’annuncio (poi rivelatosi inesatto) del passaggio di competenze.

Magistrato non va al Comune

Magistrato al Comune Gazzettino

Brugnaro inquinamento Nuova

 

 

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