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(Immagine: Ca’ Pesaro, sul Canal Grande, contiene la Galleria Nazionale d’Arte Moderna in cui sono custoditi il Klimt e il Chagall che il sindasvo vorrebbe mettere in vendita). L’intenzione del sindaco Brugnato di risanare il corrente buco di bilancio del Comune attraverso la vendita di quadri di pregio ha sollevato uno tsunami di reazioni in tutti i media nazionali. Riportiamo qui un articolo della Repubblica che include una citazione da un dossier che Brugnaro avrebbe consegnato ai parlamentari veneziani (forse in occasione della cena sulla Legge Speciale), nel quale parla di “opere d’arte di natura pittorica (forse chiamarle “quadri”sarebbe stato troppo banale, ndr.) che non pregiudicano l’integrità delle collezioni esistenti”. L’articolo, come molti altri usciti oggi 10 ottobre, riferisce anche la replica del ministro Dario Franceschini: “Spero che sia solo una battuta…. Le norme del Codice dei Beni culturali chiudono il dibattito”.
Riportiamo anche un articolo della Nuova Venezia che riferisce la reazione di Lidia Fersuoch, presidente della sezione di Venezia di Italia Nostra (“una vergognosa operazione di svendita”) e un altro articolo della Nuova Venezia, in cui vengono intervistati Philippe Daverio (“una pura balla” e “un progetto irrealizzabile” e Vittorio Sgarbi (“un’idea asuo modo geniale, ma difficilmente realizzabile”).

Vendita Klimt Repubblica

Vendita quadri reazioni

Quadri Daverio Sgarbi

 

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