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A proposito della questione delle grandi navi da crociera riteniamo utile per i nostri lettori riportare un articolo di  Gente Veneta (il settimanale della diocesi di Venezia), nel quale vengono riepilogate le posizioni degli abitanti del Comune di Cavallino-Treporti riguardo alla proposta ora chiamata Venice Cruise 2.0. Sostenuta dall’ex senatore Pd Cesare De Piccoli, la proposta è stata presentata dalla grande società  Duferco, una multinazionale dell’acciaio e dell’energia,  e prevede la costruzione di un porto per le crociere all’entrata della Laguna, dal lato mare rispetto alle barriere del Mose. La proposta ha sollevato l’opposizione degli abitanti e operatori economici della zona, che ritengono minacciato il fiorentissimo turismo balneare di oggi. Sulla stessa località esiste anche un altro progetto, redatto da tre professori universitari dello IUAV (Boato, Zitelli, Giacomini), recentemente esaminato da una pre-commissione nazionale. Il progetto Venice Cruise 2.0 è fino ad oggi il solo ad avere ottenuto una Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) positiva, anche se “con prescrizioni”. Altri progetti (Marghera, Tresse Nuovo) sono in corso d’esame o in in attesa d’esame. Una minoranza degli abitanti di Cavallino sembra non essere del tutto contraria al progetto. Ma rimane il fatto che l’unica risposta accettabile al problema delle crociere è quella di escluderle del tutto dal territorio veneziano e lagunare, abolendo la fermata di Venezia e liberando città e Laguna da una presenza ingombrante e dannosa sia per il territorio sia per l’economis e il futuro degli abitanti.

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