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(Immagine dalla rivista Lagunamare: Silvio Testa a bordo del suo “topo veneziano” con vela al terzo). Riproduciamo l’intervento di Sllvio Testa, notissimo giornalista veneziano oggi in pensione, pubblicato oggi 17 dicembre sulla Nuova Venezia a proposito dei rapporti tra Venezia e l’Unesco e a proposito della qualità dell’aria nella nostra città. Particolarmente interessante il confronto con Barcellona: nella città spagnola il traffico portuale è ritenuto responsabile del 7,6 per cento dell’ossido di zolfo e dell’1,5 per cento delle polveri sottili, mentre a Venezia le ultime misurazioni parlano di 30 per cento del porto solo per le polveri sottili (più un 14 per cento dovuto al traffico acqueo locale). Ebbene, a Barcellona un provvedimento mira a ridurre ancora molto fortemente i gas nocivi, mentre a Venezia l’assessore all’Ambiente non ha “neppure mai pensato” all’inquinamento prodotto dal traffico acqueo. Il che ci riporta al discorso dell’Unesco e alla scadenza del 1 febbraio da esso fissata: in mancanza di provvedimenti chiari, Venezia sarà iscritta nella lista dei siti in pericolo.

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