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(Immagine Ansa: il sindaco Brugnaro con i tre commissari inviati dall’UNESCO). Inizia oggi 13 ottobre la visita a Venezia dei tre commissari dell’UNESCO incaricati di valutare la gestione di Venezia e Laguna come sito Patrimonio dell’Umanità. Interlocutore ufficiale a nome di Venezia è naturalmente il Comune che si è ben premurato di organizzare la visita in modo da esporre i tre commissari solo a punti di vista che non esprimano critiche verso lo stato presente delle cose e tanto meno verso i progetti futuri. Il programma, tanto poco diffuso da poter essere definito segreto, è riassunto in un articolo di Enrico Tantucci sulla Nuova Venezia, che riportiamo qui sotto. Ma non è rintracciabile né sul sito del Comune né su quello dell’ufficio UNESCO di Venezia né su quello di “Venezia e la sua laguna” (gestito dall’UNESCO). Il programma comprende: nel primo giorno, incontri con i rappresentanti dei Comuni della gronda lagunare, delle Soprintendenze, della Diocesi, dell’Autorità Portuale, del Provviditorato alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque), di Regione e Provincia. Mercoledì 14 i commissari saranno nelle mani del Corila e del Porto e nel pomeriggio, a quanto pare, incontreranno i “portatori d’interessi” (esclusa Italia Nostra che non è stata convocata benché autrice di ben tre lettere all’UNESCO che chiedevano un’ispezione). Giovedì il Mose, il Consorzio Venezia Nuova e l’Arsenale. Venerdì, a palazzo Ducale, i “problemi della pressione turistica” e poi una visita alle Valli da pesca. Sabato a Cavallino, Treporti, Quarto d’Altino. La “blindatura” dei Commissari per tenerli lontani dalle voci critiche ricorda quella degli inviati dei media presso certi regimi totalitari. Ma rimane aperto un interrogativo: nessuno impediva ai Commissari di invitare esponenti di associazioni e comitati cittadini a partecipare alle varie fasi della visita, in modo da offrire una voce meno ufficiale. Se non l’hanno fatto la responsabilità ricade solamente su di loro.

Commissari Unesco

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