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Con una mossa da giocatore di scacchi il sindaco Brugnaro è riuscito a contrastare o addirittura rovesciare l’effetto di una mostra già in calendario per il 18 settembre. Si tratta delle immagini scattate dal fotografo veneziano Gianni Berengo Gardin alle navi da crociera lungo il loro percorso in laguna. La mostra era la più eloquente denuncia dell’incongruità di quei giganti del mare rispetto all’antica architettura veneziana. L’autore l’aveva invano proposta alle autorità locali, che con vari pretesti avevano opposto un rifiuto (l’accluso articolo di Enrico Tantucci sulla Nuova Venezia ne riferisce i dettagli). Finalmente si era deciso che la mostra si poteva fare negli spazi espositivi del palazzo Ducale, anche se non nelle date di maggior afflusso turistico ma a partire dal 18 settembre prossimo. Come richiesto da Gardin, il catalogo avrebbe contenuto commenti di vari importanti critici d’arte. Ma adesso interviene il nuovo sindaco Luigi Brugnaro e Berengo, secondo quanto riferisce la Nuova Venezia, ha ricevuto alcuni giorni or sono la notifica che la mostra è rimandata a data da destinarsi. Ciò è avvenuto dopo un incontro tra Brugnaro e i vertici della Fondazione Musei che gestisce quelle sale. La mostra poteva “suscitare polemiche e dare un’immagine solo in negativo del passaggio delle grandi navi a Venezia”. E qui interviene la trovata del sindaco: la mostra si farà, ma più tardi e accompagnata da una serie di tavole che illustrano il progetto Tresse Est voluto dal sindaco stesso (scavare dei canali lagunari per portare le navi in Marittima senza passare davanti a San Marco). Così la denuncia di Berengo diventerebbe un’arma in più in favore del progetto Tresse Est.
“Un modo astuto”, commenta Tantucci sulla Nuova, “per annacquare l’effetto delle immagini di Berengo Gardin in una sorta di festival della crocieristica”. Il fotografo sta considerando di cancellare la mostra. A nostro avviso, ritirarsi non è mai produttivo: se la mostra, come speriamo, si farà, starà a noi veneziani picchettarne l’entrata e denunciare al pubblico le gravi conseguenze del progetto Tresse Est come di ogni altra maniera di far entrare le grandi navi nella nostra fragile laguna.
Leggete qui il testo dell’articolo di Tantucci.

Eccovi qui sotto tre delle immagini di Berengo Gardin.

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