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(Immagine dalla Nuova Venezia: la Marittima con sullo sfondo il resto di Venezia, ormai divorata dalle grandi navi). Per ragioni che non ci risultano facilmente decifrabili, il neoeletto sindaco di Venezia Luigi Brugnaro insiste nel pretendere che le grandi navi da crociera, di qualsiasi dimensione, anzitutto debbano continuare a entrare nel porto della Marittima e poi che debbano passare per il canale Vittorio Emanuele, appositamente allargato e approfondito. Abbiamo illustrato in altri post su questo sito i molti punti deboli

di questa proposta e la ferma avversione dell’autorità portuale, avversione fondata sull’impossibilità di far percorrere il canale dei Petroli sia alle navi commerciali sia a quelle per passeggeri oltre che su numerose altre ragioni, non ultima il poco attraente (oer i passeggeri) panorama della gronda lagunare di Marghera con il suo carico di ciminiere e impianti industriali. Ma recentemente i media hanno riportato un avvicinamento tra Paolo Costa, presidente del Porto, e il sindaco Brugnaro. Il Porto ha quindi incluso il progetto “canale Vittorio Emanuele” (chiamato anche “progetto Tresse” perché include un ulteriore imbonomento dell0’isola delle Tresse) tra quelli sottoposti allo studio della commissione Via. Le indiscrezioni sono tante e spesso contradditorie; ma il comitato No grandi navi riferisce che secondo le sue fonti un accordo sarebbe avvenuto tra Costa e Brugnaro, con l’autorità portuale che “abbandona con disinvoltura un progetto sostenuto da anni per una variante di cui ancora non esiste progetto”. L’articolo della Nuova Venezia che riportiamo qui sotto riferisce gli ultimi sviluppi dell’intricata questione. Riportiamo anche integralmente il comunicato con il quale il Comitato No grandi navi denuncia le manovre in corso.

Leggi l’articolo sulla Nuova Venezia.

Leggi il comunicato del Comitato No Grandi Navi.

Navi_ultimi_sviluppi

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