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Sarebbe dunque questa la pubblicità discreta ed elegante contrattata dal proprietario della Diesel (e della Marni) Renzo Rosso in cambio del finanziamento per i lavori di manutenzione del ponte di Rialto?

Rialto_cartelloneIn questa immagine, scattata per evidenziare quell’altra mostruosità che sono i lavori per la costruzione di un gigantesco approdo in cemento in pieno Canal Grande, non si sa se essere più sorpresi dalla copertura del Canale o da quanto risulta sfigurato il ponte di Rialto (troviamo la fotografia completa nella pagina facebook di una cittadina veneziana, Anna Zemella e la riproduciamo qui sotto). L’immagine dà l’impressione di una totale resa dell’arte di fronte al quattrino e dell’uso della città principalmente come vetrina per prodotti da offrire o ricordare ai visitatori.

Qui sotto inseriamo un’altra immagine relativa alla Marni, concepita per sfigurare la vecchia abbazia di San Gregorio, con permesso forse ottenuto assieme a quello di infierire sul nostro ponte di Rialto. In questo modo Venezia non è più Venezia ma uno show come quelli televisivi miranti a vendere prodotti di ogni tipo. Su questo sito si potranno trovare le immagini delle gigantografie di Arnold Shwartzenegger che mostrava il suo orologio Swatch coprendo l’intera facciata della Zecca a San Marco, e quelle del ponte dei Sospiri circondato da cieli blu con nuvolette bianche. Ma un cartellone come questo del ponte di Rialto oltrepassa tutti i limiti sia del buon gusto, sia perfino dell’efficacia pubblicitaria, dato che non potrà che irritare anche i potenziali acquirenti degli oggetti di quella ditta Marni così crudelmente invadente.

Rialto_cartellone_4_aMa non siamo i soli a pensarla così. L’amico Dario De Toffoli ci segnala un articolo comparso oggi 5 giugno sul Fatto Quotidiano, nel quale sono anche riferiti alcuni interessanti dettagli del contratto di Renzo Rosso con il Comune sulla “personalizzazione e brandizzazione” di parti della città.
Leggi l’articolo sul Fatto Quotidiano.

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